A cura di
Annalisa Viati Navone
Letizia Tedeschi
Stefano Setti
Le giornate di studio, promosse dall’Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana e dal CRA.IT Centro di Ricerca sull’Arte Astratta in Italia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, si propongono di indagare le relazioni che sussistono fra l’architettura e le arti (pittura, scultura, grafica, design e arti performative nella loro interazione con il costruito) secondo una particolare declinazione astrattiva che lega arte e architettura in termini mai indagati a fondo nel periodo compreso fra la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio degli anni Settanta del secolo scorso.
L’attenzione è questa volta focalizzata su un segmento spazio-temporale preciso e rappresentativo della sinergia fra il progetto architettonico e l’arte astratta nelle sue plurime declinazioni. Lo scenario geo-storico interessato comprende la Svizzera di cultura italiana e la Lombardia, con epicentro la città di Milano. Gli idiomi astratto/concreti, gestuali/espressivi e poi cinetico/programmati, sono linguaggi che rappresentano un efficace e significativo paradigma per la costruzione di nuove identità. Le prerogative dell’astrattismo stimolano aperture progettuali e inedite possibilità spaziali. Sulla base di queste premesse, alla fine della Seconda guerra mondiale, architetti, designer, artisti e operatori visuali - attivi negli ambiti della fotografia, cinematografia, coreutica, performance e happening - si interrogano su una nuova idea di progettualità. Questo aspetto incide sulla cultura dell’abitare lo spazio, sulla sua percezione e sulla promozione di inedite forme di spazialità su diverse scale: dalla città all’interno domestico, dai luoghi del commercio a quelli della cultura e dell’intrattenimento, dai mezzi di trasporto (arredati con la medesima cura d’un interno architettonico) fino al ripensamento degli spazi deputati alle arti come musei e gallerie.
Al centro della nostra attenzione vi sarà una serie di spazi astratti da indagare su un duplice piano. Da una parte il dibattito critico e ermeneutico di riferimento, dei discorsi tenuti dai protagonisti e veicolati dalla pubblicistica di settore, che identifica luoghi e occasioni di promozione e di sperimentazione di questo filone astrattivo con un occhio di riguardo per quei momenti e quegli episodi in cui si concretizza l’incontro tra arte astratta e architettura: un incontro sempre declinato secondo le due
specificità della collaborazione e dell’intertestualità. Dall’altra parte, il piano
della materialità, delle forme tangibili e esperibili, mediante casi di studio relativi a cinque tipi di spazialità che saranno oggetto di comparazioni; lo spazio pubblico (urbano ma anche dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture ad essi legate), lo spazio domestico (lo spazio privato), i luoghi dell’intrattenimento collettivo (cinema, teatri, radio-televisione); lo spazio del commercio (negozi, grandi magazzini) e infine lo spazio dei musei e delle gallerie. I risultati delle giornate di studio saranno pubblicati in un
volume edito da Electa nell’inverno 2023.
Programma
Palazzo della Nunziatura
9 giugno 2023
14.00
Saluti istituzionali
Presentazione
Letizia Tedeschi
Direttrice dell’Archivio del Moderno, Accademia di architettura
Università della Svizzera italiana
Francesco Tedeschi
Direttore del CRA.IT Centro di Ricerca sull’Arte Astratta in Italia
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
14.40
Sessione 1. Le spazialità dell’astrattismo
Presiede: Francesco Tedeschi
Gli spazi dell’astrattismo
Stefano Setti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
La pratica dell’astrazione in alcuni interni di Marco Zanuso
Annalisa Viati Navone, Archivio del Moderno,
Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana
LéaV-ENSA Versailles
Metropolitana milanese: design integrale e integrato
per gli spazi della mobilità urbana
Alberto Bassi, Università Iuav di Venezia
Discussione
16.00 Pausa caffé
16.30
Un’altra spazialità.
Per una storia naturale dell’astrattismo
Riccardo Venturi, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne
Gli spazi mediati dell’astrattismo:
la pittura astratta nella fotografia e nel cinema
Kevin McManus, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Interferenze astratte tra arte e progetto in Marco Zanuso
Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno
Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana
17.30 Dibattito e conclusioni
10 giugno 2023
10.00
Sessione 2. Esporre l’arte astratta
Presiede: Stefano Setti
Le gallerie degli architetti a Milano.
Spazi per esporre e vendere l’arte contemporanea
Imma Forino, Politecnico di Milano
Valentino Vago e l’Annunciata: rompendo la superficie
Bianca Trevisan, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
10.45 Discussione
Spazi figurati per la non figurazione.
Beatrice Monti della Corte e le pareti della Galleria dell’Ariete
Caterina Toschi, Università per Stranieri di Siena
“Non si trattava di elaborare degli spazi astratti”:
Giulio Paolini, Milano 1966
Francesco Guzzetti, Università degli Studi di Firenze
Discussione
12.00 Pausa pranzo
14.00
Sessione 3. Allestire spazi intimi
Presiede: Annalisa Viati Navone
Forme astratte e architetture organiche alla XII Triennale di Milano.
L’ambiente di Carlo Scarpa per Frank Lloyd Wright
Orietta Lanzarini, Università degli Studi di Udine
Spazi astratti, pulsanti, luminosi e in divenire:
l’esperienza del Gruppo T
Lucilla Meloni, Accademia di Belle Arti di Roma
14.45 Discussione
15.00
“Spazi aperti”. Gli interni domestici di Nanda Vigo
Pamela Bianchi, École Supérieure d’Art et de Design de Toulon
Esperienze di sintesi delle arti negli interni domestici milanesi
Carola D’Ambros, Politecnico di Milano / LéaV-Ensa Versailles
15.40 Dibattito e conclusioni