Claudio Artista
La varietà fa bene!La mia arte va utilizzata come mezzo attraverso il quale si fanno vivi i molteplici aspetti del-la vita che quotidianamente per pigrizia, ignoranza o tabu non vengono spiegati, spesso anche per mancanza di tempo.L'arte è una parte viva della nostra vita. Nascosta sotto vetro in un magazzino, perde il suo valore. Proprio come le farfalle sono belle solo quando volano.La pittura è un linguaggio come lo è una conversazione tra amici. Diventa cosi un passa-tempo geniale arricchendo l’esistenza del artista che la mette in scena e del pubblico che la consuma godendo.Dipingendo sviluppo un linguaggio fuori dai luoghi comuni spiegando, raccontando e dicen-do, dando cosi un‘ energia innovativa con opere mai viste prima. Tutto questo si svolge con varietà su svariati livelli tematici. I metodi e le tecniche scelte vanno dal disegno al di-pinto e ogni tanto opere tridimensionali. Anni fa mi ero dato a la fotografia e a piccole pro-duzioni di video. Alcuni quadri sono realizzati in grisaglia altri si presentano colorati. Una mia caratteristica è l'accuratezza della rappresentazione, che spesso nasce da schizzi e pennellate spontanee.Alcuni di voi vedono dei valori preziosi e significanti in un certo tipo di opere, mentre un' altra maniera di esprimermi non viene percepita. Sono proprio quei lavori che piacciono ad altra gente, forse perché non hanno gli attributi i quali li definisce arte al momento attuale. Oltrepassare il dualismo del giudizio permette di vedere oltre il positivo e il negativo, abbracciando una prospettiva più elevata.
Rolando Bardelli
La musica, la letteratura, il cinema, l’arte visiva ci fanno entrare in un mondo che non è quello reale, ma è quello dell’artista. Un mondo nel quale chi ascolta, chi legge, chi guarda può sentirsi bene, rasserenato, in sintonia con l’artista; o magari indifferente; o magari ancora contrariato o angosciato. In ogni caso il mondo creativo di un musicista, di un romanziere, di un regista o di un artista spesso ci permette di farci ritornare nella realtà con una visione un po’ diversa della nostra quotidianità.
A scuola apprezzavo molto le lezioni di educazione visiva e non ho mai smesso di disegnare e dipingere, anche se in modo irregolare e per lo più da autodidatta che prova tecniche diverse, pasticcia e ogni tanto produce dipinti che danno una certa soddisfazione.
Inizialmente ho preferito la copia dal vero (nature morte, paesaggi), poi però mi è sembrato più interessante inventare da zero, sul foglio bianco, figure, strutture e paesaggi inventati, di fantasia. Mi sono accorto di prediligere alcuni temi figurativi, in particolare città, equilibri e creature un po’ strane.
Per motivi pratici e di tempo, ma anche per ragioni ecologiche (niente solventi né vernici) ho dipinto soprattutto su carta con l’acquarello, utilizzato in modo non tradizionale.
